Graziano Romani

Graziano Romani promo foto Marco Mattioli Quattro dischi per Romani con i Rocking Chairs, indimenticata rock band “all’americana” degli anni Ottanta che ebbe vita fino all’inizio della carriera solista, avviata nel 1993 con un lavoro per la Warner. Dopo l’avventura con la superband Megajam 5 (1997), il rocker emiliano, voce potente dalle sfumature soul, ha infilato una poderosa serie di prodotti, alternando l’italiano all’inglese, concedendosi anche diversi excursus nel mondo del fumetto, per cantare le gesta di eroi come Tex, Zagor e Diabolik. Diciassette album in trent’anni raccontano una storia quasi unica, un condensato di passione, costanza e affetto per le radici del cantautorato italiano e per la scuola dei songwriter americani che più hanno influenzato questo artista indomito. Lo dimostrano i due tributi a Bruce Springsteen pubblicati nel 2001 e nel 2017 e il recente omaggio alla voce dei Nomadi Augusto Daolio (2020).

Still Rocking, in uscita il 9 Giugno e preordinabile cliccando qui, è tante cose. Porta il numero 18, quello che nella vita significa l’emancipazione ma che in questa carriera solista arriva dopo ogni genere di esperienza, compreso il doppio album live (Vivo Live) che nel 2015 seppe, caso unico nella lunga discografia di questo autore, combinare i due idiomi – l’italiano e l’inglese – con i quali Romani si esprime in studio e sui palchi dal lontano 1987. Quello fu l’anno di New Egypt, l’esordio dei reggiani Rocking Chairs, la band che in quei giorni parlava la stessa lingua dei Del Fuegos, di Mellencamp e di Springsteen, un rock USA che nel nostro paese ha un certo seguito. Da quelle parti, filtrando anche il tanto che è passato sotto ai ponti da allora, intende tornare questo disco. C’è una Rickenbacker in copertina: è una chitarra che rimanda alle stagioni del folk rock americano e dei Byrds ma anche al dinamico e potente linguaggio di Tom Petty & the Heartbreakers, qui ricordati con “No reason to cry”, l’unica cover del disco. Per chi conosce la storia della prima band di Romani, tutto riporta all’immagine di Freedom Rain, disco del 1989 che inaugurò la fruttuosa collaborazione con tanti musicisti americani, da Elliott Murphy a Sonny Landreth e gli Uptown Horns.

Oggi è il tempo di rivivere quel sound e quelle vibrazioni giovani. Le canzoni di Still Rocking - sette di nuova composizione, tre raccolte dal repertorio dei Rocking Chairs e rilette con affetto e saggezza, più la cover di Petty - possiedono l’impatto di allora (a suonarle, oltre ai fidi Lele Cavalli, Nick Bertolani e Follon Brown ci sono Max Marmiroli e Franco Borghi, sax e tastiere che erano con Romani nei Chairs) e tutto il sapore dell’esperienza maturata da Graziano nel suo lungo viaggio con quella iconica chitarra Rickenbacker appesa al collo.

L’acclamato album STILL ROCKING di Graziano Romani del 2023 è adesso disponibile per la prima volta in formato vinile, con copertina apribile, testi e un artwork rinnovato. Ordinalo cliccando qui!

Promo sheet vinile (pdf) (Italiano)

Press release (Italiano)

Bio e discografia (Italiano)

Still Rocking - Album cover


DISCOGRAFIA

  • 2024 Still rocking (vinile)
  • 2023 Still rocking
  • 2020 Augusto / Omaggio alla voce dei Nomadi
  • 2018 A Ruota Libera / Freewheeling: The Duet Album
  • 2017 Soul Crusader Again: the songs of Bruce Springsteen
  • 2017 Graziano Romani sings Bruce Springsteen 1987-2017
  • 2016 Diabolik genius of crime
  • 2015 Vivo/Live
  • 2014 Yes I’m Mister No
  • 2011 My Name is Tex
  • 2009 Zagor King Of Darkwood
  • 2008 Between Trains
  • 2007 Tre colori
  • 2006 Confessions Boulevard
  • 2004 Painting Over Rust
  • 2003 Up in Dreamland
  • 2002 Lost and Found: 
Songs for the Rocking Chairs
  • 2001 Storie dalla Via Emilia
  • 2001 Soul Crusader: 
The Songs of Bruce Springsteen
  • 1993 Graziano Romani

con i Rocking Chairs

  • 2002 Sparks of Passion: 
Best and Rarities
  • 1991 Hate and Love Revisited
  • 1990 No sad goodbyes
  • 1989 Freedom Rain
  • 1987 New Egypt

con i Megajam 5

  • 1997 Megajam 5

MEDIAKIT

Foto by Elizabeth Garvey

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Foto 1 by Andrea Bertolani

Foto 2 by Andrea Bertolani

Foto 3 by Marco Mattioli

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